
La Commissione Europea ha annunciato un piano ambizioso per rafforzare il ruolo dell’Europa nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, con una serie di interventi mirati a potenziare la competitività tecnologica del continente. Al centro dell’iniziativa, un ingente programma di finanziamenti e una cornice normativa più snella e favorevole all’innovazione. L’intervento si articola attorno a cinque aree fondamentali: creazione di infrastrutture tecnologiche, utilizzo e gestione avanzata dei dati, sviluppo di soluzioni intelligenti per settori strategici, attrazione di talenti specializzati e semplificazione delle regole. L’obiettivo è trasformare il panorama digitale europeo, favorendo l’adozione e la sperimentazione di nuove tecnologie in tutti gli ambiti, dal manifatturiero alla pubblica amministrazione. Tra le iniziative più significative figura il rafforzamento delle cosiddette "fabbriche di Intelligenza Artificiale", centri già esistenti dove startup e ricercatori possono accedere a infrastrutture avanzate per lo sviluppo di algoritmi. A queste si affiancheranno nuove “Gigafactory” dotate di una potenza di calcolo ancora superiore. Per sostenerne la realizzazione, Bruxelles pubblicherà bandi rivolti a consorzi pubblico-privati, con l’obiettivo di mobilitare fino a 20 miliardi di euro attraverso lo strumento InvestAI. In parallelo, si prevede una nuova legge europea per incentivare lo sviluppo del Cloud e delle infrastrutture digitali, con un piano a medio termine per triplicare la capacità dei Data Center entro i prossimi cinque o sette anni, privilegiando quelli a basso impatto ambientale. La disponibilità di dati sarà un altro pilastro essenziale. L’UE intende istituire nuovi laboratori dove far confluire e rielaborare i dati provenienti dalle varie strutture legate all’IA. Questo approccio sarà alla base della nuova strategia per l’Unione europea dei dati, prevista per il 2025. Anche le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nei settori chiave dell’economia riceveranno un impulso attraverso il lancio della strategia “Applicare l’IA”. L’iniziativa coinvolgerà centri di innovazione, imprese e attori pubblici, con l’intento di superare l’attuale concentrazione dell’adozione dell’IA nei soli comparti dei servizi e delle tecnologie dell’informazione. Per garantire una base solida di competenze, la Commissione punta sull’istituzione di una nuova Accademia europea dedicata all’IA, su percorsi agevolati di immigrazione per lavoratori qualificati provenienti da Paesi terzi e su programmi di formazione e riqualificazione per i cittadini europei. I migliori ricercatori saranno coinvolti in progetti strategici per rafforzare l’ecosistema dell’innovazione. Sul fronte normativo, viene annunciato un Service Desk dedicato alle imprese che avranno bisogno di supporto nell’adeguamento all’AI Act, con l’intento di rendere più semplice la conformità alle nuove regole. Infine, la Commissione ha avviato due consultazioni pubbliche, aperte fino al 4 giugno 2025: una sullo sviluppo del Cloud e dell’IA, l’altra sulle priorità dell’ecosistema per l’implementazione della tecnologia. A maggio ne partirà una terza, dedicata alla strategia sull’Unione europea dei dati.